Mercoledì 15 dicembbre siamo a Terni alle 17,00. Il Festival si chiama Cinema&Lavoro e si parlerà del film, di lavoro, di donne. Qui trovate la descrizione del programma
festival cinemalavoro
Un film è come un bambino, quando nasce lo devi lasciar correre: Le stanze delle donne è un film documentario ai suoi primi passi. Ora vorremmo che corresse, che uscisse per strada, e con questo blog gli apriamo la porta di casa.
giovedì 9 dicembre 2010
martedì 23 novembre 2010
Grazie a Susanna Camusso.
Dopo la lettura dell'emozianante elenco di Susanna Camusso (segretario generale della CGIL) durante la trasmissione Vieni via con me di Fazio e Saviano, ci siamo permesse di partecipare “a questi pensieri delle donne che lavorano”. Siamo tante, e forse l'elenco non potrà mai essere esaustivo, ma ci premeva far sentire anche la voce di tutte quelle donne che lavorano lontano dagli uffici fabbriche scuole, e che ogni giorno si re-inventano. Anche per quelle che stanno cercando una definizione al loro lavoro, ma anche per chi non ha più la certezza di un lavoro. Con una sottolineatura gialla ci inseriamo nel testo.
Elenco di alcuni pensieri delle donne che lavorano (di Susanna Camusso, segretario generale Cgil)
|
venerdì 29 ottobre 2010
a Milano, fuori dalle sale cinematografiche
Stiamo girando, siamo in tour per presentare il nostro film, ma soprattutto per cercare aiuti e suggerimenti per proseguire in questa nostra avventura. L'idea di fondo è quella di iniziare a girare un pò l'Itallia e fare delle proiezioni in posti insoliti e inusuali per questo genere di iniziative. Così abbiamo conosciuto Michela Muroni (la creatrice dell'evento)http://michelamuroni.blogspot.com/ ed è nata l'idea di presentare il film all'interno di una mostra evento tematica: ovvero quella delle mamme che si sono reinventate dopo la nascita del figlio.
E il film parla anche di questo.
E il film parla anche di questo.
sabato alle 20,00
da mostra mercato a sala di proiezione, il film scende per strada.
martedì 19 ottobre 2010
La parola passa a voi!
Noi siamo qui. Il film sta camminando da solo, abbiamo spedito copie dvd del film, fatto due proiezioni (Bolzano e Milano), e ne stiamo progettando altre. Adesso chiediamo a tutti voi di inviarci i vostri suggerimenti-commenti-critiche, è quello che ci aspettiamo.
Il mezzo lo consente: la scrittura forse disciplina il pensiero e organizza le parole. Non siamo al termine di una proiezione in cui il moderatore chiede: "ci sono domande?", e aleggia il fantasma del dibattito.
La parola passa a voi.
Il mezzo lo consente: la scrittura forse disciplina il pensiero e organizza le parole. Non siamo al termine di una proiezione in cui il moderatore chiede: "ci sono domande?", e aleggia il fantasma del dibattito.
La parola passa a voi.
venerdì 15 ottobre 2010
un film è come un bambino: quando nasce lo devi lasciare correre!
Le stanze delle donne è un progetto in fieri, che inizia ora con questo film documentario che racconta il lavoro femminile a partire da un angolo molto ristretto e preciso: la stanza di lavoro.
L'ambizione e il sogno è quello di proseguire e raccontare di altre stanze e di altre donne, lavoratrici in altre città e regioni.
La scelta di raccontare il lavoro delle donne a partire da luoghi di produzioni insoliti (non più uffici, scuole o fabbriche) ma luoghi riconosciuti come tipicamente femminili, come le stanze delle case, è volutamente centrale per raccontare come si sta trasformando il lavoro femminile.
Sono rarissimi i film che trattano del lavoro, sono ancora più rari quelli che rappresentano il lavoro femminile. Non rappresentare il lavoro femminile equivale a nascondere e rendere invisibile una realtà che esiste, togliere valore e identità a migliaia di donne. In una società che si nutre per lo più di immagini, celare questa realtà equivale a non riconoscerla e a toglierle di significato. Noi abbiamo cercato di mostrare e rappresentare le donne che lavorano, ma che hanno scelto di farlo in luoghi appartati come le stanze delle loro case.
Le stanze delle donne è un film documentario ai suoi primi passi. Ora vorremmo che corresse, che uscisse per strada, e con questo blog gli apriamo la porta di casa.
Iscriviti a:
Post (Atom)